UNA VISIONE NEL DESERTO

"Sicuramente i più coraggiosi sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gioia come del pericolo, e tuttavia l'affrontano"



Tucidide, in greco antico Θουκυδίδης (Thūkydídēs)
(Atene, 460 a.C. – 400 a.C.) generale e storico greco, nonché uno dei principali esponenti della letteratura greca grazie al suo capolavoro, "La Guerra del Peloponneso".



Avere una visione significa per noi aver chiari i nostri obiettivi, essa ci permette di intuire l'origine delle forze che riempiono di significati il nostro agire e di riconoscere ciò che minaccia il positivo movimento della nostra missione, facilitandoci nell'impresa di cogliere l'occasione che si cela dietro ogni avversità.



Fra le tenebre si schiude un timido spiraglio di luce.....una luminosità piccola ma intensa che basta da sola ad illuminare tutto ciò che la circonda.....


E' quasi una visione quel che ci appare davanti agli occhi, ormai abituati a vedere ben altro che una rigogliosa realtà imprenditoriale, giovane e dinamica, messa su da tre caparbi manager.........


Alfredo Andreozzi, Fabrizio Majorano e Charles Herisson avevano un sogno, una visione : loro tre insieme per fare impresa nella loro città, un territorio difficile in cui le numerose energie negative in gioco compromettono inevitabilmente il naturale instaurarsi di componenti che, invece, come la Singularity S.r.l., nascono per dare nuove speranze..........


Alfredo Andreozzi, Fabrizio Majorano e Charles Herisson, come le rocce di un torrente che restano fisse ed impassibili nonostante il continuo e violento scorrere delle acque che le inondano, non si muovono, rimangono attaccati con determinazione alla loro visione di azienda vincente, nonostante sia nata qui, un sistema i cui elementi sembrano spesso remare contro qualsiasi forza che agisce come portatrice di progresso e di sviluppo..........


Per loro è fondamentale avere delle visioni, percezioni circa il futuro intreccio attraverso cui si snoderà il loro romanzo, quasi un "Cammino di Santiago", un percorso pieno di simboli, lungo il quale Alfredo Andreozzi, Fabrizio Majorano e Charles Herisson si fanno condurre da una visione, una sorta di spirito-guida dall'identità nascosta, ma che dà logica e impulso al movimento....


E sulla strada che li porta verso un obiettivo dai confini ancora sfocati, trovano una serie di simboli che ogni giorno indicano ai tre dell'Ave Maria un diverso ma coerente modo di procedere...


Qualsiasi novità, avvenimento, notizia innesca un potente esplosivo nelle menti di Alfredo Andreozzi, Fabrizio Majorano e Charles Herisson, e ogni nuovo input ricevuto
li proietta verso rinnovati e incredibili sentieri...


Un continuo alternarsi di idee, sensazioni, geniali intuizioni......e poi arriva subito l'azione....... non c'è spazio per l' esitazione nel loro "impresare".


Impresare........magica voce del verbo "fare impresa"......un concetto ampio, molto più sfaccettato di quel che si deduce dal logico susseguirsi delle parole che lo compongono, un'immagine che scorre anni luce oltre il semplice organizzare mezzi e risorse allo scopo di produrre un prodotto da vendere sul mercato ricavandone un profitto......che si affaccia quasi sul misterioso.....


Impresare per Alfredo Andreozzi, Fabrizio Majorano e Charles Herisson è più un'arte divinatoria..........


...........si procede per visioni per poi proseguire in un "pellegrinaggio" alla scoperta di se stessi, del proprio presente e futuro.....


Tutto questo ribollire di straordinarie visioni infonde coraggio alla loro azione: se è negativa sapranno riconoscerla ed affrontarla impegnandosi per trasformarla in qualcosa di positivo, se, viceversa, è portatrice di nuovi e grandi obiettivi.....


... Alfredo Andreozzi, Fabrizio Majorano e Charles Herisson, concentreranno le forze per poterla un giorno con mano toccare...






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PILLOLE DI MARKETING

IL TRIBAL MARKETING

Il Tribal Marketing è un approccio tipicamente nordamericano che ispira l'azienda ad elaborare una strategia di promozione e vendita del proprio prodotto che concentri gli sforzi dell'azione pubblicitaria al fine di creare una comunità di clienti intorno ad un bene o servizio.

Lo scopo, infatti, non è quello di instaurare un rapporto più diretto con il cliente
(direct marketing), o di schoccarlo attraverso le più svariate e alternative tecniche di guerriglia marketing, né tantomeno quello di innescare un passaparola incontrollato che rischia di non arrivare mai al vero destinatario del messaggio ( viral marketing);piuttosto una tale strategia si focalizza su un ristretto gruppo di potenziali clienti che hanno numerose caratteristiche individuate sulla base di una serie di indicatori socio-economici e comportamentali.

L'azienda mira piuttosto ad offrire un prodotto che riesca a creare un rapporto più stretto fra gli individui appartenenti alla stessa " tribù " e a veicolare messaggi ad hoc, studiati per innescare un effetto di auto-promozione e auto-vendita del bene o servizio stesso.

Il componente del gruppo che ancora non possiede un determinato oggetto, o che non usufruisce di quello specifico servizio, che se consumato all'interno della tribù costa meno,o offre maggiori vantaggi, rimane escluso dalla cerchia, e nella maggior parte dei casi la mossa successiva è nella direzione del negozio più vicino in cui poter acquistare "la chiave" per accedere ad un determinato "status" sociale.


Una tale strategia, che fa leva sulla sfera sociale dell'individuo, crea inevitabilmente un legame quasi indissolubile fra l'azienda e il suo cliente.